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La crisi agroalimentare nel Sud Italia, 3 opportunità per rialzarsi

Il campo dell’agroalimentare, come tanti altri settori, sta vivendo certamente un periodo di grande difficoltà, succede da prima della pandemia. Ma con l’avvento del Covid-19 queste sue “vulnerabilità” sono state messe ancor di più in risalto. Le difficoltà nel rifornirsi unite al costante aumento dei costi di produzione, di imballaggio e delle materie prime, hanno messo in ginocchio moltissimi produttori agricoli, in particolar modo quelli del Sud Italia.

Essendo spesso piccole realtà, i produttori e distributori di prodotti agricoli al Sud Italia, vedono negarsi la concessione di prestiti da parte delle grandi banche, ritrovandosi costretti ad attuare un rincaro dei prezzi alimentari, i quali non fanno che spingere l’intero settore agroalimentare nelle mani delle multinazionali.

Fortunatamente, una mano d’aiuto ci viene tesa dai numerosi finanziamenti europei e i vari incentivi alle imprese, messi a disposizione dal nostro Stato.

Ecco secondo noi, quali sono quelli davvero da non lasciarsi sfuggire:

Fondo per gli investimenti innovativi delle imprese agricole (scadenza 31/12/2022)

Sono beneficiari dell’agevolazione micro, piccole e medie imprese attive nel settore della produzione agroalimentare primaria, trasformazione e commercializzazione di prodotti agroalimentari, per l’ammodernamento dei sistemi produttivi.
Esso prevede un contributo a fondo perduto per acquisto e installazione di nuovi beni strumentali, materiali e immateriali, utilizzabili in sedi o stabilimenti dell’impresa situati in Italia, nella misura del 30% delle spese, oppure 40% nel caso di spese riferite all’acquisto di beni individuati dal bando.

Sviluppo e innovazione per la transizione ecologica e circolare a sostegno delle finalità del “Green New Deal italiano” (scadenza 31/12/2023)

Sono beneficiarie del bando Imprese di qualsiasi dimensione che esercitano attività industriali, agroalimentari, artigiane, di servizi all’industria e centri di ricerca, che presentano progetti singolarmente o in forma congiunta.
L’intervento sostiene progetti coerenti con gli ambiti di intervento del “Green New Deal italiano”, con particolare riguardo agli obiettivi di: decarbonizzazione dell’economia, economia circolare, riduzione dell’uso della plastica e sostituzione della plastica con materiali alternativi, rigenerazione urbana, turismo sostenibile, adattamento e mitigazione dei rischi sul territorio derivanti dal cambiamento climatico.
Esso prevede dei finanziamenti agevolati del FRI, accompagnati da finanziamenti bancari in presenza di idonea attestazione creditizia e dei contributi a fondo perduto, per una percentuale massima delle spese e dei costi ammissibili di progetto:

  • pari al 15 per cento come contributo alla spesa, a sostegno delle attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale e per l’acquisizione delle prestazioni di consulenza relative alle attività di industrializzazione
  • pari al 10 per cento come contributo in conto impianti, per l’acquisizione delle immobilizzazioni oggetto delle attività di industrializzazione.

Resto al Sud (scadenza 31/12/2022)

L’Agevolazione Resto al Sud è un incentivo rivolto ad imprenditori al di sotto di 56 anni per favorire la nascita di nuove attività imprenditoriali e iniziative di liberi professionisti, nei territori delle Regioni Italiane del Sud Italia ed in aggiunta anche nelle aree del cratere sismico del Centro Italia. Attività e Settori ammessi all’agevolazione: attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; fornitura di servizi alle imprese ed alle persone; turismo; attività libero-professionali; attività commerciali.
Spese Ammissibili: arredamenti, macchinari, impianti ed attrezzature; programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della telecomunicazione, es: computer, software, hardware ecc.…; spese relative al capitale circolante inerente allo svolgimento dell’attività d’impresa fino al 20% del programma di spese; spese per materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti; utenze e canoni di locazione per immobili; ristrutturazioni edili relative a interventi di ristrutturazione e/o manutenzione straordinaria, fino al 30% del programma di spesa.

Il finanziamento copre il 100% delle spese ammissibili e consiste in:

  • contributo a fondo perduto pari al 35% delle spese ammissibili;
  • finanziamento bancario pari al 65% dell’investimento complessivo, garantito dal Fondo di Garanzia per le PMI. Gli interessi del finanziamento sono interamente coperti da un contributo in conto interessi.

Si tratta quindi di un’iniziativa veramente importante che potrebbe assisterti nella realizzazione della tua idea di impresa e nello sviluppo del tuo progetto imprenditoriale al Sud Italia.

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