Superato il boom del “Fantasanremo” ecco spuntare il fatidico toto-cibo, ovvero le previsioni su cosa mangeremo nel corso del 2022. Sedersi al ristorante al giorno d’oggi non vuol dire più consumare un pasto o semplicemente sfamarsi, ma bensì si tratta di vivere un’esperienza o come in questo caso una Food Experience.
Con l’avvento di social come TikTok siamo ormai “bombardati” da mode e trend del momento che non hanno di certo risparmiato il settore del food, per questo motivo risulta fondamentale analizzare i vari trend e capire in anticipo cosa mangeremo i prossimi mesi.
A darci una mano in questo compito ci viene incontro l’applicazione TheFork, la quale ha stilato ben 10 trend culinari che ci accompagneranno per tutto il corso dell’anno.
- 1) Cibo dell’anima (Soul Food)
Quando parliamo di Food Experience, parliamo di un’esperienza che soddisfi oltre che il nostro appetito anche la nostra anima e la nostra mente. I ristoratori dovranno considerar sempre più gli stati d’animo che fuoriescono dalle loro pietanze, in modo tale da andare incontro al cliente. - 2) Effetto Wow
Impossibile non citare Joe Bastianich a MasterChef come promotore di questo stupore alla presentazione di un piatto. La gente è sempre più ansiosa di vivere nuove “experience”, per questo non bisognerà più limitarsi all’uso di ottimi ingredienti, ma bensì alla composizione di piatti che lascino realmente a bocca aperta. - 3) Ristoceutica
Questa parola, è un neologismo frutto della fusione di “Ristorazione” e “Nutraceutica”, a sua volta frutto della fusione di altre due parole “Nutrizione” e “Farmaceutica”. Il trend di portare in tavola piatti con effetti positivi per la salute, proietterà l’intero settore verso il salutismo, il quale spingerà i nostri cuochi a l’utilizzo di nuovi ingredienti con effetti benefici per il nostro organismo. - 4) Le tre R (riduci, ri-usa e ricicla)
La lotta allo spreco e alla sostenibilità ambientale, sono temi sempre più centrali tanto da spingere a includere la tutela dell’ambiente nella nostra Costituzione. Questo trend impatterà senza dubbio anche nel mondo della ristorazione, dove il consumatore sarà spinto a compiere scelte consapevoli e il ristoratore ad attuare scelte sempre più green come ad esempio quella di packaging frutto di materiali riciclati e all’utilizzo delle ormai comuni doggybag. - 5) Food Cross-over
Come abbiamo già spiegato in precedenza, il cibo sta assumendo un ruolo sempre più un sensoriale tanto da spingere i marchi di moda e bellezza a porlo al centro delle loro offerte. Il settore del beauty in particolar modo, sta investendo molto nella realizzazione di cosmetici simili agli alimenti cosi come d’altro canto stiamo vedendo arrivare sulle tavole dei ristoranti, prodotti che siamo abituati ad associare a creme per il viso, come il collagene. - 6) Food Delirium
Come racconta la parola stessa, il delirio nel food sarà dato da vere e proprie sperimentazioni artistiche, che lo renderanno sempre più un oggetto estetico e sensoriale. Abbiamo notato come siano i social stessi a creare veri e propri trend, come ad esempio la recente moda dei biscotti della nota serie “Squid Game”. - 7) Smart Consumption
La tecnologia, cosi come in tutti gli altri settori è spopolata anche in quello del food. La sua presenza sarà sempre più evidente a partire dagli aiuti in cucina fino ad arrivare ai robot che prestano servizio ai tavoli. Allo stesso modo vedremo l’uso della tecnologia applicata anche per la creazione di nuovi ingredienti o per la sostituzione di essi, come nel caso della carne vegetale. - 8) (Re) Mix Food
Nel corso dell’anno, vedremo esplodere nuove cucine etniche, che per tradizione aggregano varie tipologie di cucina. Il trend che prenderà piede, sarà sicuramente quello di tre città-stato asiatiche: Hong Kong, Shangai e Taiwan, le quali essendo grandi mete turistiche, uniscono la cucina di tutte le diverse dominazioni subite. - 9) Ristofamily
In controtendenza rispetto all’andamento degli ultimi anni, i clienti dei ristoratori saranno sempre più spesso interi nuclei famigliari, i quali si riuniranno al tavolo di un ristorante piuttosto che a quello di casa. Ragion per cui i ristoratori saranno spinti a creare proposte ad hoc per rispondere alle esigenze familiari della clientela, come ad esempio uno spazio riservato ai più piccoli. - 10) Foodastrology
Può sembrar folle, ma iniziare a prender piega il trend di scegliere la cena in base al segno zodiacale. Tant’è che alcuni brand hanno iniziato a lanciare vere e proprie linee di prodotti food con sapori diversi in base al segno zodiacale.
Quando parliamo di strategie di social media marketing, il primo passo da compiere è quello di effettuare un’analisi dell’azienda allo stato attuale e delle sue potenzialità. Come ben sappiamo, non esistono attività uguali l’una con l’altra, anche se magari appartenenti allo stesso settore. È ovvio che ogni attività avrà necessità differenti, motivo per il quale bisogna innanzitutto eseguire una corretta analisi riguardante le esigenze specifiche, fino ad arrivare a porsi degli obiettivi raggiungibili attraverso l’investimento di un budget.
Esistono diverse possibilità di gestire la presenza social di un’azienda, c’è chi la gestisce autonomamente e chi invece si affida del tutto a dei professionisti. Gli step successivi di una strategia di social media marketing, sono normalmente tre:
- Creazione di un profilo social aziendale dove pubblicare con costanza gli aggiornamenti aziendali, fondamentale per stabilire i rapporti di interazione con i clienti;
- Programmazione campagne pubblicitarie, fondamentali per acquisire nuovi clienti, presentando l’azienda al target giusto;
- Programmazione campagne pubblicitarie con CTA (call to action) che permettono ad un’azienda di presentare offerte e prodotti a persone realmente interessate.
La gestione della presenza online di un’azienda, risulta esser molto dinamica grazie alla possibilità di modificare e regolare sia il piano editoriale che il budget investito. Analizzando l’andamento della nostra attività potremmo appunto andare a correggere e migliorare tutto ciò che non ci soddisfa a pieno. La metrica a cui facciamo riferimento, è quella del ROI (Return on Investment) che sta letteralmente per il ritorno economico dell’investimento effettuato. Più il punteggio sarà alto, maggiore sarà il profitto generato dalla campagna.
Ma una volta raggiunto un risultato soddisfacente, bisognerà esser bravi a non trascurare mai gli utenti, perché quest’ultimi necessitano di continui stimoli per mantener vivo l’interesse verso la nostra attività. Allo stesso tempo, anche i social stanno investendo nella ricerca di nuovi strumenti per favorire la comunicazione utente – azienda.
Strumenti come Facebook Ads, garantiscono la creazione di campagne pubblicitarie ad hoc, permettendoci di trovare il target giusto a cui far conoscere la nostra attività e la nostra offerta. Solo grazie al giusto pubblico, un’azienda può veder crescere rapidamente la propria attività. Al giorno d’oggi non è più ammissibile l’uso di messaggi generici adatti a tutti, ed è per questo che il social media marketing è un lavoro da non prender più sotto gamba, per il quale spesso è consigliato affidarsi a professionisti.